George Clooney, ricoverato d’urgenza per pancreatite, il malore causato da eccessivo dimagrimento per esigenze di copione

George Clooney, ricoverato d’urgenza per pancreatite, il malore causato da eccessivo dimagrimento per esigenze di copione

George Clooney, ricoverato d’urgenza per pancreatite, il malore causato da eccessivo dimagrimento per esigenze di copione


Perdere 14 chilogrammi per recitare e finire in ospedale con la pancreatite, è successo a George Clooney e mentre Gwyneth Paltrow nauseata dal suo lavoro, dirada i suoi impegni, Nicolas Cage è protagonista di una docu-serie sulle parolacce

Chi dice che la vita dell’attore sia facile, deve ricredersi, è più dura di quel che si dica. Per entrare nella parte, oltre alla recitazione spesso si è costretti a subire trasformazioni nel proprio fisico, come è capitato a George Clooney, che ha dovuto perdere 14 chilogrammi per interpretare Agostino, uno scienziato solitario che vive nell’Artico. Ma c’è anche chi, come Gwyneth Paltrow è nauseata dal suo lavoro e allenta nel tempo i suoi impegni cinematografici. Ma fare l’attore ha anche il suo lato divertente, Nicolas Cage sarà protagonista in una nuova docu-serie sulle parole volgari.


George Clooney

Partiamo da George Clooney che è stato ricoverato d'urgenza in ospedale a causa di una tracollo fisico dovuto ad un eccessivo dimagrimento che gli ha causato anche una pancreatite. Lo ha raccontato lo stesso attore statunitense al tabloid inglese Mirror, nel quale ha spiegato di aver perso “troppo velocemente” quasi 14 chili per esigenze di copione per entrare nella parte da recitare nel suo nuovo film: “The Midnight Sky”, e questo gli ha provocato la pancreatite che ha richiesto il ricovero d'urgenza.

“Forse ho provato a perdere peso troppo velocemente - ha dichiarato l'indimenticabile interprete di ER-Medici in prima Linea - e non mi sono preso abbastanza cura di me stesso. Ci sono volute alcune settimane per migliorare, e come regista non è stato facile perché ci vuole energia. Eravamo su un ghiacciaio in Finlandia, il che ha reso il lavoro molto più difficile, ma sicuramente ha aiutato con il personaggio”. Clooney ha cominciato a stare male dopo quattro giorni dall'inizio delle riprese, ha avvertito forti dolori allo stomaco e per precauzione è stato portato d'urgenza in pronto soccorso.

 “The Midnight Sky” racconta la storia di Agostino, scienziato solitario al lavoro nell'Artico per impedire agli astronauti di tornare a casa verso una non meglio precisata catastrofe globale.


Gwyneth Paltrow

Se Clooney interrompe la lavorazione del suo nuovo film per problemi fisici, Gwyneth Paltrow, invece, riduce i suoi impegni cinematografici per mancanza di ispirazione. L’attrice sostiene di aver capito che “non ama così tanto recitare”. In effetti con il tempo ha diradato le apparizioni nelle pellicole. Negli ultimi cinque anni sono state solo tre: nel 2017 recitò nei panni di Virginia Pepper Potts in tre film Marvel “Spider-Man: Homecoming” nel 2018 in “Avengers: Infinity War” e nel 2019 in “Avengers: Endgame”.

"La crisi comincia da lontano - ha confessato Paltrow-  “è iniziata dopo aver vinto l’Oscar come migliore attrice nel '99 per il film Shakespeare in Love, parte della bellezza della recitazione è svanita a causa dell'intensa attenzione pubblica” ha dichiarato ed è diventata definitiva col movimento “me too”. Gwyneth Paltrow aveva lavorato a lungo con la Miramax di Harvey Weinstein, che definì “un capo davvero brutale” una esperienza che l’ha segnata molto come donna e che l’ha fatta riflettere su quale era la sua vera vocazione.

Il suo ultimo ruolo da protagonista in un lungometraggio, invece, risale al 2015 in “Mortdecai” quando recitò con Johnny Depp, film poco apprezzato dalla critica che fu anche un flop al botteghino.

Gwyneth Paltrow ha recitato anche nelle prime due stagioni della serie Netflix “The Politician”. Parallelamente ha portato avanti anche l’attività di imprenditrice con il suo marchio “The Goop Lab”, mettendo in vendita prodotti a volte stravaganti come le candele al profumo della sua vagina o dell'orgasmo.


Nicolas Cage

Chi invece lavora è Nicolas Cage, protagonista di una insolita serie che uscirà su Netflix “History of Swear Words”, ovvero, la storia delle parolacce. Si tratta di una docu-serie in sei puntate in cui l’attore e premio Oscar spiegherà l’origine storica di alcune parole cosiddette volgari. Sei puntate da venti minuti l’una che prenderà il via il prossimo 5 gennaio.

Sei documentari in cui Cage si avvarrà della consulenza di storici, esperti di etimologia e cultura popolare, ma anche comici. Sono previsti interventi di: Joel Kim Booster, DeRay Davis, Open Mike Eagle, Nikki Glaser, Patti Harrison, London Hughes, Jim Jefferies, Zainab Johnson, Nick Offerman, Sarah Silverman, Baron Vaughn e Isiah Whitlock Jr.




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