I libri da leggere della settimana, tra “Dottor No”, “Nido di vespe”, “Nido di vipere” e “La cena delle anime”
I libri da leggere della settimana, tra “Dottor No”, “Nido di vespe”, “Nido di vipere” e “La cena delle anime” Photo Credit: "La cena delle anime" di Maria Laura Berlinguer, HarperCollins
26 ottobre 2025, ore 09:00
Un nuovo quartetto di storie dalle diverse sfumature, tra super cattivi in fase di costruzione, segreti dal passato che ritornano, fughe dalla realtà e una full immersion nella tradizione sarda
Scocca la domenica e si rinnova il nostro appuntamento con i libri più interessanti della settimana, lo spazio che, a cadenza regolare, permette di dare uno sguardo alle novità più stuzzicanti dell’ultimo periodo. Perdersi nella miriade di copertine sgargianti e titoli altisonanti che fanno l’occhiolino da sopra gli scaffali delle librerie è fin troppo facile. Ed è altrettanto semplice, purtroppo, perdersi qualche storia ricca di fascino, inghiottita dall’immancabile turnover del mercato che spinge a un costante refresh delle proposte in primo piano.
La nostra lente d’ingrandimento cerca di dare risalto a quelle che sono i volumi più intriganti di recente approdo sulla scena editoriale. Qualcosa che è avvenuto nelle ultime occasioni con “Il segreto di Miss Austen”, “Il mio anno a Oxford”, “Il senso della realtà” e “La cacciatrice di eredità” o ancora con “Come uccidono gli eredi”, “La dittatura dello smartphone”, “Michael Jackson Legend” e “Che succede a Baum?”.
Ogni nuovo appuntamento porta in dote con sé un quartetto di nuove proposte, e quello di questa settimana non fa eccezione. Tra i libri da leggere in quest’occasione troviamo:
- "Dottor No" di Percival Everett (La nave di Teseo)
- "Nido di vespe" di Mark Edwards (Piemme)
- "Nido di vipere" di May Cobb (TimeCrime)
- "La cena delle anime" di Maria Laura Berlinguer (HarperCollins)
DOTTOR NO, UNA FOLLE SPY STORY CHE INCONTRA IL MONDO ACCADEMICO
Apriamo il valzer dei libri da leggere questa settimana con una storia internazionale dai connotati molto particolari. Un racconto “sui generis” sotto numerosi punti di vista, e che colpisce proprio per la sua voglia di andare a inserirsi in un contesto narrativo molto specifico, ma con un piglio diverso dal solito.
L’introduzione è relativa a "Dottor No" di Percival Everett, pubblicato in Italia da La nave di Teseo. Un romanzo che, senza nascondersi poi chissà quanto, omaggia già solo con il titolo Ian Flaming e il suo James Bond. “Dr. No” è infatti anche il titolo originale della pellicola “Agente 007 – Licenza di uccidere” del 1962 con Sean Connery nel ruolo di protagonista.
Un nome che è già tutto un programma, e infatti quella racchiusa tra le pagine del volume vuole strizzare l’occhio alle spy story d’altri tempi, sebbene in una maniera molto specifica. Nel ruolo di protagonista troviamo Ralph Townsend, che con un soprannome (Wala Kitu) che mixa tagalog e swahili si dichiara massimo espero mondiale di nulla. Questo nonostante la sua carica di professore emerito di matematica alla Brown University, che non gli impedisce certo di ricercarlo intensivamente, questo nulla.
Ed è una ricerca e che cattura le attenzioni di Sill, miliardario e voglioso di diventare uno dei più classici super-cattivi da film (con o senza gatto da accarezzare? Ndr), in cerca di vendetta contro gli USA. La cui colpa, a suo dire, è quella di essere Stati (Uniti) responsabili della morte dei genitori. Ecco che quindi il nulla di cui sopra potrebbe essere l’arma per vincere la sua battaglia. E questo è solo l’innesco di una storia che, tra satira e follia, tra spy story e mondo accademico, risulta essere un mix di elementi molto stuzzicante.
NIDO DI VESPE, SEGRETI DAL PASSATO CHE INCIDONO SUL PRESENTE
Non può esserci un fine settimana che si rispetti senza un bel thriller a portare in dote con sé il consueto (e irrinunciabile) carico di brividi. Una “regola” che viene rispettata anche tra i libri da leggere di questo weekend grazie a una storia che si poggia su una costante tensione psicologica.
Si tratta di "Nido di vespe" di Mark Edwards, che arriva in Italia grazie a Piemme. Un racconto che si ammanta di ulteriore fascino grazie alla scelta dell’autore di far girare (parecchio) all’indietro le pagine del calendario. È l’estate del 1999 e la psicologia non è solo il fil rouge che detta i tempi e il ritmo della narrazione thriller. Troviamo infatti sei studenti che si uniscono in un gruppo di lavoro capitanato proprio da un professore di psicologia. L’obbiettivo è quello di dar vita a un metodo che impatti in maniera significativa sul mondo degli incontri online. Una selva in cui è difficile orientarsi e in cui è invece facile entrare nei radar di qualcuno che con la testa non ci sta mica tanto bene. E proprio per quest’ultima motivazione che entrerebbe in gioco un test che servirebbe a rivelare psicopatologie.
Passano gli anni – venticinque a essere precisi – e agli amici arriva l’invito per una cena di commemorazione in onore del loro professore, scomparso di recente. Un invito che arriva dalla coppia che, grazie all’idea e allo sviluppo della stessa, ha fatto una vagonata di soldi. Ne è abbastanza esemplificativa la lussuosa villa a Notting Hill. Gli anni passati portano però in dote con sé, per ognuno dei componenti del gruppo, scheletri nell’armadio. E la presenza di Finn, un misterioso invitato, aggiunge punti di domanda importanti. Un enigma che si infittisce (e desta preoccupazione) quando le porte si chiudono a chiave, i cellulari restano senza copertura e le stanze riportano echi di strane voci.
Perché sono lì? E perché sono stati intrappolati? Un libro dove la suspense regna sovrana, dove i segreti rischiano di essere la miccia che farà scoppiare i rapporti d’amicizia. E solo la rivelazione di un misterioso segreto, a lungo tenuto celato, permetterà a tutti di rivedere la luce.
NIDO DI VIPERE, SPESSO LE APPARENZE INGANNANO
Dite che un thriller solo è troppo poco per saziare la fame di brividi autunnale? Ancor di più in un frangente che ci vede a ridosso di Halloween? E allora questa settimana si raddoppia, e da un “nido” si passa a un altro. Almeno stando al titolo.
Tra i libri da leggere questa volta troviamo "Nido di vipere" di May Cobb, pubblicato da TimeCrime. Una storia che mixa un buon numero di elementi in grado di catturare l’attenzione. Nel ruolo di protagonista troviamo Sophie, che ha dato una svolta importante alla sua vita, abbandonando la carriera e una quotidianità opprimente fatto di scadenze e competizione per abbracciarne una più “tranquilla”. Da Chicago si sposta infatti con marito e figlio piccolo in Texas, all’interno di una piccola comunità rurale. Un idillio che però dura poco, complice l’eccessiva lentezza della vita del posto che le viene a noi. Nulla d’incomprensibile per chi è abituato ai ritmi forsennati di una grande città.
Tutto cambia però quando conosce Margot, che la introduce alla società segreta “Mogli a caccia”. Ed è qui che entrano in gioco gli elementi narrativi diversi a cui abbiamo fatto riferimento in apertura. Una conoscenza che devia Sophie dalla sua precedente traiettoria, con la curiosità della stessa che si trasforma presto in ossessione. Il titolo della storia basta a sintetizzare (senza spoilerare) cosa attende lettori e lettrici andando avanti. Con le donne della cricca che si trovano presto a vestire i panni di sedicenti detective. Una storia dal ritmo serrato dove scelte sbagliate e colpi di scena sono all’ordine del giorno.
LA CENA DELLE ANIME, UN VIAGGIO DI SCOPERTA IMMERSI NELLA TRADIZIONE
Chiudiamo la nostra rassegna settimanale dedicata ai libri da leggere con un racconto che si cala alla perfezione nel momento dell’anno che stiamo attraversando. E non parliamo genericamente dell’autunno – e della dote di bevande calde e plaid che porta con sé – bensì proprio del periodo dell’anno che troviamo evidenziato sul calendario.
Ne "La cena delle anime" di Maria Laura Berlinguer, pubblicato da HarperCollins, il focus è su una notte specifica: quella tra Ognissanti e il due novembre. Un frangente di raccoglimento in cui (l’esempio specifico portato è quello della Sardegna) si apparecchiano le tavole per accogliere i defunti. E lo si fa con lo spirito delle grandi occasioni, tra tovaglie del giorno di festa, i servizi (quelli “buoni” però) di piatti e via così. E anche l’attività in cucina è intensiva, con gli odori che di fatto sono destinati a solleticare il palato dei vivi e accogliere le anime dei defunti di ritorno nelle loro case.
Una ricorrenza e una tipologia di celebrazione che rischia però di perdersi, per chi è costretto ad allontanarsi da casa e dalle tradizioni. Come nel caso di Iride Dessi, che da anni vive lontano dai luoghi in cui è cresciuta e che è stata richiamata a casa dalla morte del padre. E questo sarà per lei un vero e proprio tuffo nei ricordi – suoi e della famiglia – che la metterà a confronto con una storia che era perduta tra le pieghe del tempo.
È il racconto di Mimì, trisavola di Iride e personcina dall’animo ribelle. Uno spirito indomito che andava molto d’accordo con Elisabeth Hope, una donna inglese molto emancipata per il tempo, e che nutriva un sentimento importante per un leggendario bandito particolarmente chiacchierato nel paese e nei dintorni. Un racconto che, come una macchina del tempo, porta a viaggiare in una Sardegna del passato tutta da scoprire. Così come da scoprire sono le radici della protagonista, che affondano nella tradizione dell’isola.



