Il babà è un dolce di eccellenza italiana nel mondo, ma molti non sanno che la sua origine è in Polonia
19 settembre 2025, ore 09:55
A Napoli è tra i dolci più apprezzati e venduti. Nessuno sa, però, che la versione "secca" del babà venne preparata, la prima volta, da Stanislao, Re di Polonia
Il babà, bagnato con il rum, è, comunemente, identificato con la città di Napoli, ma, andando a scavare in fondo, si scopre che, nella sua versione originale e iniziale, deriva da un dolce a lievitazione naturale della Polonia, che aveva il nome "babka ponczowa". La sua prima preparazione, secondo gli storici del settore, è attribuita al Duca di Lorena e Re di Polonia, Stanislao Leszcynski, nei primi anni del 1700. Una "modifica" ulteriore della ricetta, negli anni successivi, arrivò dai pasticcieri francesi. La versione definitiva, invece, venne, poi, dai napoletani che consacrarono il babà quale dolce tra i più graditi e famosi al mondo.
San Gennaro e il babà simboli di Napoli
Senza voler essere esagerati o blasfemi, ma San Gennaro e il babà, in ambiti ovviamente diversi, sono tra i simboli di Napoli. Proprio oggi, in uno dei 3 giorni in cui, per tradizione religiosa e non, avviene la liquefazione del sangue del Santo patrono della città, un giovane, ma già affermato chef e pasticciere partenopeo, Ciro Di Maio, spostatosi al Nord, a Brescia, da ragazzino, per inseguire un sogno, senza dimenticare, mai, le proprie origini. Sogno che, nel corso degli anni, ha realizzato con il lavoro e i sacrifici che gli hanno permesso anche di diventare proprietario di un noto ristorante in città, tappa obbligata per politici e personaggi dello spettacolo e della televisione. "Con il babà festeggio San Gennaro e il mio amore per la mia città", ha detto Di Maio, "ogni dolce è un pezzo di cuore, un legame che non si spezza con la mia terra". Lo chef, nato a Frattamaggiore da una famiglia semplice, con un padre dal passato "difficile", ma che gli ha trasmesso una profonda fede religiosa, da sempre è impegnato in tanti progetti sociali, in Lombardia, Campania e non solo. Ha insegnato il mestiere di pizzaiolo, ad esempio, ai detenuti in carcere e portato corsi di cucina, online, nelle scuole del popolare Rione Sanità, a Napoli.



