Inter-Juventus il giorno dopo; i nerazzurri ora possono davvero crederci, ma i bianconeri non sono ancora fuori

Inter-Juventus il giorno dopo; i nerazzurri ora possono davvero crederci, ma i bianconeri non sono ancora fuori

Inter-Juventus il giorno dopo; i nerazzurri ora possono davvero crederci, ma i bianconeri non sono ancora fuori


La vittoria dell'Inter sulla Juve è stata netta e meritata e in molti ci hanno visto un passaggio di consegne; ma è ancora presto per emettere sentenze, a Conte ora serve continuità

SENTENZA NON DEFINITIVA

La sfida di san Siro potrebbe assomigliare a un passaggio di consegne: la Juventus, dopo aver vinto gli ultimi nove campionati, è stata spazzata via dall’Inter. La vittoria della squadra di Antonio Conte è stata netta. I nerazzurri sono stati superiori sotto tutti i punti di vista: tecnico, tattico, caratteriale. Andrea Pirlo, a fine partita, era molto deluso, una scoppola così non se l’aspettava neppure lui. I bianconeri non sono mai stati in partita e – contrariamente a quanto accaduto altre volte in passato- non hanno nemmeno imbastito una reazione fatta di rabbia quando le cose si sono messe male. Ma – come ha detto Antonio Conte nel dopo partita- una rondine non fa primavera. Non basta una partita a sovvertire gli equilibri e prima di emettere sentenze si devono acquisire nuove prove. E poi non si può ignorare la presenza del Milan, che – comunque- resta in testa al campionato.


INTER, SERVE CONTINUITA'

L’Inter ieri sera è stata quasi perfetta; i nerazzurri hanno giocato da squadra e hanno saputo essere costanti nell’arco dei novantasei minuti di partita: sono partiti forte e non hanno mollato fino alla fine. Arturo Vidal, fin qui giustamente criticato per le sue prestazioni, si è ritrovato proprio contro la sua ex squadra e non soltanto per il gol che ha sbloccato la partita. Nicolò Barella è stato mostruoso: ha abbinato qualità e quantità, è stato il migliore in campo con un gol e un assist. Peraltro poche ore dopo la partita, il centrocampista sardo è diventato padre per la terza volta, è nata Matilde. La regia di Brozovic per una volta è stata senza pause, Hakimi sulla fascia si è confermato un’arma devastante, la difesa ha retto bene e Bastoni è stato prezioso anche nelle proiezioni offensive. Volendo trovare un difetto, gli attaccanti (soprattutto Lautaro Martinez) sono stati troppo teneri sotto porta e hanno sprecato un po’ troppo. L’Inter ieri ha dimostrato che le possibilità ce le ha. Ma ora serve trovare continuità. Tirare fuori grandi motivazioni contro la Juventus è facile, la sfida per Conte ora è affrontare allo stesso modo il girone di ritorno senza gli alti e bassi che hanno contraddistinto la prima metà della stagione. Se l’Inter ci riuscirà, allora potrà davvero essere considerata la favorita per il titolo.  


I TORMENTI DELLA JUVE

La Juventus di san Siro è stata troppo brutta per essere vera. “Non siamo scesi in campo” ha masticato amaro Andrea Pirlo a fine gara; l’allenatore è parso quasi sorpreso dalla prestazione negativa dei suoi. Ci si chiede cosa ci sia alla base della metamorfosi della squadra: all’Epifania i bianconeri erano stati padroni del Meazza con la netta vittoria sul Milan capolista. Qual è la vera Juve? Le prossime partite diranno la verità. Per ora siamo in presenza di un incidente di percorso, che può capitare a una squadra che ha cambiato allenatore e ha varato un nuovo progetto. Ma la caduta è stata molto fragorosa e potrebbe aver lasciato strascichi: si insinua il sospetto che la vecchia guardia abbia intrapreso una fase discendente e che i nuovi innesti non siano ancora al vertice. Il centrocampo attuale (Ramsey-Bentacur-Rabiot) non sembra all’altezza di quelli del passato. In tutto questo non bisogna dimenticare che Pirlo – dopo una straordinaria carriera da calciatore- è un allenatore alle prime armi ed è inevitabile che paghi qualcosa in fase di rodaggio. Altra postilla doverosa: l’Inter è stata affrontata con il fardello di assenze pesanti: De Ligt, Cuadrado, Alex Sandro e Dybala non si possono regalare a nessuno. La stagione della Juventus è a un bivio: c’è ancora tempo per iniziare la risalita, ma serve un cambio di passo. E in tempi rapidi.



Argomenti

CALCIO
INTER
JUVENTUS
SCUDETTO
SERIE A

Gli ultimi articoli di Paolo Pacchioni

  • Il congresso americano approva un massiccio pacchetti di aiuti per l'Ucraina, ma anche per Israele e Taiwan

    Il congresso americano approva un massiccio pacchetti di aiuti per l'Ucraina, ma anche per Israele e Taiwan

  • A Bergamo e provincia appuntamento con Time Out, undici giorni di incontri con grandi nomi dello sport

    A Bergamo e provincia appuntamento con Time Out, undici giorni di incontri con grandi nomi dello sport

  • Inter campione d'Italia, ecco il pagellone della stagione che ha portato la seconda stella ai nerazzurri

    Inter campione d'Italia, ecco il pagellone della stagione che ha portato la seconda stella ai nerazzurri

  • L'Inter ha vinto lo scudetto, seconda stella conquistata con il successo nel derby contro il Milan

    L'Inter ha vinto lo scudetto, seconda stella conquistata con il successo nel derby contro il Milan

  • Serie A, l'Atalanta vince a Monza e resta in zona Champions, colpo salvezza del Lecce, l'Udinese esonera Cioffi

    Serie A, l'Atalanta vince a Monza e resta in zona Champions, colpo salvezza del Lecce, l'Udinese esonera Cioffi

  • Roma e Atalanta in semifinale di Europa League, eliminato il Milan; in Conference avanti la Fiorentina

    Roma e Atalanta in semifinale di Europa League, eliminato il Milan; in Conference avanti la Fiorentina

  • Voto di scambio e corruzione, bufera sul centrodestra siciliano; tra gli arrestati anche il sindaco di Tremestieri Etneo

    Voto di scambio e corruzione, bufera sul centrodestra siciliano; tra gli arrestati anche il sindaco di Tremestieri Etneo

  • A Brescia nuova udienza per la riapertura del processo per la strage di Erba. Rosa e Olindo in aula

    A Brescia nuova udienza per la riapertura del processo per la strage di Erba. Rosa e Olindo in aula

  • Piano sicurezza alle OIimpiadi di Parigi, il presidente Macron conferma la cerimonia inaugurale sulla Senna

    Piano sicurezza alle OIimpiadi di Parigi, il presidente Macron conferma la cerimonia inaugurale sulla Senna

  • Via libera della Procura, possono essere celebrati i funerali delle vittime della strage nella centrale idroelettrica

    Via libera della Procura, possono essere celebrati i funerali delle vittime della strage nella centrale idroelettrica