Nadal raggiunge quota 1000 vittorie, Stefano Galvani è l'unico a non aver mai perso contro di lui

1000 di queste vittorie. Rafa Nadal sempre piu' nel gotha dello sport mondiale. Con il successo di ieri nel Masters 1000 di Parigi Bercy, lo spagnolo fresco vincitore del Roland Garros ha alzato la targa dei mille successi in tornei Atp. "Era una furia gia' a 15 anni", dice Stefano Galvani, l'ultimo a batterlo prima di una serie di successi da record. E l'unico a non aver mai perso in incontri ufficiali contro il maiorchino.

Galvani, l'unico a non aver mai perso con Nadal

Numero 99 del mondo nel 2007, Galvani, padovano, oggi 43 anni, dirige il centro tecnico della federtennis di San Marino. E' forse l'unico che puo' vantare uno score assolutamente favorevole nei confronti di Rafa Nadal: due successi a zero contro il maiorchino. "Quando ci siamo incontrati di nuovo, in giro per il mondo, lo salutavo facendogli il segno del 2-0: lui rideva, ma scommetto che dentro gli rodeva - scherza adesso - Gia' aveva un dritto arrotatissimo, io invece giocavo molto piatto, sull'anticipo. Forse il mio stile gli dava fastidio". Le loro strade si incrociano per la prima volta nel settembre 2001 a Siviglia. Il futuro n.1 del mondo, nato il 3 giugno come Galvani, ha 15 anni e in quel torneo ottiene i primi punti Atp. Al secondo turno trova l'italiano: "Per me era uno sconosciuto e provai ad informarmi dagli altri giocatori spagnoli - ricorda - 'E' un ragazzino, vado tranquillo?', chiesi. E Ramirez-Hidalgo mi rispose 'no stai attento. E' gia' molto forte'. Infatti fu dura. All'inizio lo presi sottogamba e persi il primo set. Mi dovetti impegnare a fondo per batterlo" con il punteggio di 3-6, 6-1, 6-3. "Rafa mi incontro' nel periodo in cui ho espresso il miglior tennis della mia carriera" sorride Galvani al ricordo. "Gli spagnoli erano gia' certi che sarebbe arrivato in alto, certe doti si riconoscono subito" aggiunge. Sette mesi dopo i due si ritrovano al Torneo Godo', a Barcellona, che per inciso Nadal ha poi vinto 11 volte. "Entriamo in campo per il riscaldamento. Al primo scambio Rafa si sposta sul dritto e mi tira un siluro a 200 all'ora. Io stecco la palla - racconta Galvani - ma in qualche modo riesco a rimandarla di la'. E cosi' ancora, una seconda volta e una terza volta. Rispondeva sempre piu' forte. Cosi' ho deciso di fare lo stesso, iniziando a colpire fortissimo. Le prime due palle tornarono indietro, la terza no. Allora gli chiesi 'ora possiamo palleggiare?'. Una scena pazzesca, il mio allenatore rideva come un matto. Forse lo faceva per intimidire l'avversario o magari per scaricare la tensione pre-match. Comunque ormai avevo capito che non mi trovavo davanti ad un avversario normale". Galvani vince anche a Barcellona (6-2, 7-5), "ma quel Nadal ragazzino gia' era una furia. Mi piacerebbe chiedergli se lui si ricorda quel riscaldamento".