09 luglio 2023, ore 09:00
Il 9 luglio 2006 a Berlino la finale dei mondiale decisa ai rigori: Azzurri infallibili, Marcello Lippi porta tutti sul tetto del mondo. E spazza via lo scandalo Calciopoli che aveva investito il nostro calcio
CONTRO TUTTO E TUTTI
Sono già passati diciassette anni. Il trionfo mondiale degli Azzurri guidati da Marcello Lippi è quasi maggiorenne. Ma il ricordo della notte di Berlino è ancora vivo. L’Italia era arrivata al mondiale in Germania accompagnata da polemiche e veleni: era appena scoppiato il caso calciopoli, la Juventus era la squadra più coinvolta ma anche quella che forniva il maggior numero di calciatori alla Nazionale; la Federcalcio era commissariata. Come spesso è accaduto in casi del genere, gli Azzurri sono riusciti a compattarsi: il “Noi contro tutti” ha funzionato.
UNA CAVALCATA TRIONFALE
Superato senza troppi patemi il girone iniziale contro Ghana, Stati Uniti e Repubblica Ceca, il primo ostacolo (in verità inaspettato) si è presentato agli ottavi di finale contro l’Australia: con l’Italia in dieci, si è dovuto attendere il rigore trasformato al novantesimo minuto da Francesco Totti per approdare ai quarti, dove è arrivato il facile 3-0 all’Ucraina. Il capolavoro è avvenuto in semifinale, contro i padroni di casa della Germania, spinti dal pubblico del Westfalen Stadion di Dortmund: dopo varie occasioni sprecate nei 90 minuti, ma anche ai supplementari, i rigori sembravano ormai inevitabili. Ma ecco, negli ultimi due minuti, i gol di Fabio Grosso e Alessandro Del Piero. Grazie ai quali “si va a Berlino!”.
LA NOTTE DI BERLINO
Ed eccoci al giorno della finale. Il 9 luglio nel 2006 era una domenica, come oggi. Italia-Francia è cominciata alle 20.00 all’Olympiastadion di Berlino. Avvio in salita per gli Azzurri, per la prima volta in svantaggio nelle sette partite giocate al mondiale con il rigore trasformato da Zidane al sesto minuto. Ma l’Italia è viva, reagisce bene e Materazzi sale in cielo per scaricare in rete di testa il pallone dell’1-1. La partita è tesa, Toni scheggia la traversa e si vede annullare un gol. Buffon nei supplementari è strepitoso nel respingere un colpo di testa di Zidane. Che poco dopo uscirà di scena per un’altra testata, decisamente meno gloriosa. Ai rigori Trezeguet colpisce la traversa, gli Azzurri sono infallibili e il 5 su 5 viene sancito da Fabio Grosso, l’uomo del destino. E così Marcello Lippi porta tutti sul tetto del mondo. E sul carro dei vincitori – puntuali- salgono anche coloro che un mese prima chiedevano all’Italia di non partecipare al mondiale.