
Vaticano: "Amiamoli e proteggiamoli" il summit internazionale sui diritti dei bambini Photo Credit: agenziafotogramma.it
03 febbraio 2025, ore 11:15 , agg. alle 12:16
L'aborto un omicidio; l'infanzia negata nei luoghi di guerra; la vecchia e infanzia come periferia dell'esistenza. Tutti i temi toccati da Papa Francesco nel summit internazionale. Tra i presenti Tajani, Segre, Al Gore e Mario Draghi
Al via il summit internazionale sui diritti dei bambini organizzato dal Pontificio Comitato per la Giornata Mondiale dei Bambini intitolato "Amiamoli e Proteggiamoli", e promosso dallo stesso papa Francesco.
GLI OSPITI
L’attenzione del Pontefice è sempre alta rispetto ai diritti violati dei bambini nel mondo, soprattutto nelle aree di guerra o di povertà estrema. Non ha mai risparmiato critiche ai governanti che con le loro scelte hanno posto in secondo piano la salute e la cura dei più piccoli, sempre seguito dalle parole della senatrice a vita Liliana Segre, che è ospite del summit. Ed è proprio con l’arrivo di una delle ultime superstiti della Shoah, che prendono il via i lavori nel Palazzo Apostolico del Vaticano. Sono previsti anche il ministro degli esteri Antonio Tajani, Mario Draghi, l’ex premier Paolo Gentiloni, la regina Raina di Giordania e Al Gore.
L’APERTURA
Francesco è stato accolto da un gruppo di bambini da tutto il mondo che ha preparato dei disegni di pace, il pontefice ha regalato loro delle caramelle e si è fermato a parlare con i piccoli. "Amare e proteggere i bambini è un imperativo categorico che dovrebbe raccogliere unanime consenso con un conseguente corale e fattivo impegno. La storia ci insegna che i bambini e le bambine hanno rappresentato una delle componenti più deboli dell'umanità", ha detto ieri sera il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin accogliendo nei Musei Vaticani i partecipanti al Summit.
INFANZIA E VECCHIAIA PERIFERIA DELL’ESISTENZA
"Ancora oggi, la vita di milioni di bambini è segnata dalla povertà, dalla guerra, dalla privazione della scuola, dall'ingiustizia e dallo sfruttamento. I bambini e gli adolescenti dei Paesi più poveri, o lacerati da tragici conflitti, sono costretti ad affrontare prove terribili". E' il grido di dolore del Papa con il quale ha aperto l’incontro. "Anche il mondo più ricco - osserva Bergoglio - non è immune da ingiustizie. Là dove, grazie a Dio, non si soffre per la guerra o la fame, esistono tuttavia le periferie difficili, nelle quali i piccoli sono spesso vittime di fragilità e di problemi che non possiamo sottovalutare. Infatti, in misura assai più rilevante che in passato, le scuole e i servizi sanitari devono fare i conti con bambini già provati da tante difficoltà, con giovani ansiosi o depressi, con adolescenti che imboccano le strade dell'aggressività o dell'autolesionismo. Inoltre, secondo la cultura efficientista, l'infanzia stessa, come la vecchiaia, è una 'periferia' dell'esistenza".
INFANZIA NEGATA: NUOVA NORMALITA’
"L'infanzia negata è un grido silenzioso che denuncia l'iniquità del sistema economico, la criminalità delle guerre, la mancanza di cure mediche e di educazione scolastica. La somma di queste ingiustizie pesa soprattutto sui più piccoli e più deboli" ha detto il Pontefice, e ha aggiunto "oggi siamo qui per dire che non vogliamo che tutto questo diventi una nuova normalità. Non possiamo accettare di abituarci".
L’ABORTO E’ UN OMICIDIO
Tra i fattori citati da Papa Francesco che calpestano i diritti c'è anche la pratica dell'aborto: "In nome di questa logica dello scarto, in cui l'essere umano si fa onnipotente, la vita nascente è sacrificata mediante la pratica omicida dell'aborto. L'aborto sopprime la vita dei bambini e recide la fonte della speranza di tutta la società", ha accusato il Pontefice.