Oggi, domenica 2 marzo, il vertice di Londra, l'Europa cerca di organizzarsi, Parigi media con Trump e Zelensky

Oggi, domenica 2 marzo, il vertice di Londra, l'Europa cerca di organizzarsi, Parigi media con Trump e Zelensky Photo Credit: foto agenzia fotogramma.it
02 marzo 2025, ore 09:00
Nelle prossime ore nella capitale britannica si terrà un vertice sulla sicurezza, parteciperà anche il primo ministro canadese Trudeau, contrario Orban che chiede un cambio di rotta
L'Europa deve ritrovare unità e determinazione sul piano interno e su quello delle alleanze internazionali, dopo la rottura in diretta tv tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky. L’episodio ha segnato un punto di non ritorno nell’ordine mondiale stabilito dopo la Seconda Guerra Mondiale. Con una Russia che minaccia l'Ucraina e l'America che sembra tirarsi indietro, ora il Vecchio Continente si trova di fronte alla necessità urgente di elaborare una strategia condivisa per difendere i propri valori e la stabilità globale. L'approccio tenuto venerdì da ha spinto molti osservatori a temere un definitivo allontanamento degli Stati Uniti dall’Europa. Un atto che potrebbe segnare una svolta mai vista dai tempi della Seconda Guerra Mondiale. La decisione di Trump di non sostenere Zelensky potrebbe significare l'abbandono delle tradizionali alleanze transatlantiche e l'inizio di un nuovo ordine mondiale, dominato da un equilibrio di potere tra Stati Uniti, Russia e Cina. In questo quadro il summit di Londra si presenta come un’opportunità per i leader europei di prendere in mano le redini del futuro della sicurezza e della difesa, pur consapevoli che la strada sarà lunga e irta di ostacoli. L’obiettivo, per il vecchio Continente è quello di non farsi relegare in un angolo.
Il vertice
La situazione sarà discussa nel vertice convocato per le prossime ore a Londra dal premier britannico Keir Starmer. Le ultime ore sono state segnate da convulse consultazioni tra i leader europei, con Parigi che ha svolto un ruolo di mediatore. Il presidente francese Emmanuel Macron ha avuto contatti telefonici sia con Trump che con Zelensky, invitando entrambi alla calma e al reciproco rispetto, cercando di riportare il dialogo sulla via della diplomazia. Macron ha anche sentito Starmer, il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa e il segretario generale della NATO Mark Rutte. L’obiettivo è stato quello di preparare al meglio il vertice e ribadire che la sicurezza dell'Europa non riguarda solo l’Ucraina, ma anche i Paesi limitrofi come la Moldavia e la Romania, potenzialmente minacciati da Mosca.
L’Italia
La posizione dell’Italia sembra essere più vicina a una collaborazione transatlantica, con la premier Giorgia Meloni che ha continuato a spingere per un incontro diretto tra Stati Uniti, Europa e i suoi alleati, un’idea che al momento non ha trovato entusiasmo da parte di Bruxelles. In serata Il capo del Governo italiano ha avuto una telefonata con il presidente americano Trump. Oggi Giorgia Meloni, incontrerà il Primo Ministro del Regno Unito, Keir Starmer, a Downing Street. Al centro dei colloqui il conflitto in Ucraina. Anche se i due leader faranno il punto su altri temi di stretta attualità.
Orban
Il rafforzamento della posizione atlantista non piace al primo ministro unghesese Viktor Orban che ha sollevato la questione della necessità di un cambio di approccio: "L'Unione Europea dovrebbe seguire la via degli Stati Uniti e aprire colloqui diretti con Putin per raggiungere la pace in Ucraina" ha detto. Una proposta che non ha trovato per ora terreno fertile nelle cancellerie europee. Macron, pur mantenendo una posizione pragmatica, ha lasciato intendere che nulla è escluso, anche se, al momento, il dialogo diretto con Putin sembra lontano.