Piccoli indizi di morte, indagini a sfondo storico tra film e set cinematografici: Alessandro Ferranti ci porta dietro le quinte del suo romanzo

Piccoli indizi di morte, indagini a sfondo storico tra film e set cinematografici: Alessandro Ferranti ci porta dietro le quinte del suo romanzo

Piccoli indizi di morte, indagini a sfondo storico tra film e set cinematografici: Alessandro Ferranti ci porta dietro le quinte del suo romanzo


Un libro che rappresenta anche l’esordio per il protagonista della storia, che si trova a far luce su uno storico caso di cronaca nera attingendo anche a risorse inaspettate e imprevedibili

È di nuovo sabato, e questo vuol dire che sulle nostre pagine online torna il momento di focalizzare l’attenzione sul mondo dei libri e delle pubblicazioni editoriali a tutto tondo. Qualcosa che viene fatto in maniera intensiva nella rubrica domenicale, quella dedicata ai libri da leggere del fine settimana che, di volta in volta, pone il focus sulle uscite più recenti degne di attenzione. Come accaduto negli ultimi appuntamenti, in cui abbiamo in evidenza troviamo titoli come “L’alchimista”, “Le regole della moglie perfetta”, “La cena dei sospetti” e “Assassinio in Cornovaglia”, o ancora “Le meraviglie del minimarket di Cheongpa”, “La donna della cabina numero 10”, “Prova a uccidermi” e “Sul mio cadavere”.

Il weekend si apre invece con il consueto sguardo ravvicinatissimo alle novità, con lo zoom che è garantito dal contributo di autori e autrici che ci portano dietro le quinte dei loro lavori. Come avvenuto nelle scorse settimane con Nicola Pesce e il suo “Camminando tra i fiori scalzi”, o ancora con Laura Pariani e il suo “Primamà”. Oggi lo spazio è tutto per Alessandro Ferranti, che arriva sugli scaffali delle librerie con “Piccoli indizi di morte”, edito da Salani.


PICCOLI INDIZI DI MORTE, UN GIALLO A BASE DI CINEMA E CRONACA NERA

Ciao Alessandro, ti cedo subito la parola per le presentazioni: cosa troviamo in "Piccoli indizi di morte"?

“Amo scrivere, amo i casi di cronaca e il cinema, perciò nel mio romanzo troviamo un giallo deduttivo nella Roma dei set cinematografici e dei quartieri popolari come Cinecittà e un protagonista che si trova a indagare insieme a una poliziotta dal passato tragico e oscuro.”


Il racconto si sviluppa attorno un fatto storico, politico e sociale che sconvolse l'Italia negli anni '70. Com'è nata l'idea di concentrarti proprio su quell'evento?

“Dall’unione tra la passione per la storia e per il cinema. La ricostruzione cinematografica della vicenda di Aldo Moro si incrocia con la realtà di quanto accaduto nel 1978. Il sequestro e l’omicidio di un importante uomo politico italiano è ancora oggetto di dibattito e approfondimento da parte degli storici e dell’opinione pubblica. Un evento tragicamente affascinante che ho voluto inserire in questo romanzo.”


La storia viene narrata seguendo uno schema temporale non lineare. Come mai questa scelta?

“Perché sono due i colpevoli da individuare. Due omicidi che la coppia di protagonisti deve risolvere. Due morti abbastanza lontane nel tempo, che si incrociano e creano inevitabilmente due linee temporali diverse, ma che tendono a incrociarsi con l’evolversi della narrazione.”


Tu sei un attore, Guido è un'aspirante figurazione (nell'attesa di capire cosa vuole "fare da grande"). Quanto di te c'è in lui?

“Molto. Anche io ho partecipato a casting e provini. Per chi ha varcato la soglia del mondo dello spettacolo c’è stato un “primo giorno”, una specie di battesimo davanti alla macchina da presa con le relative emozioni e incertezze che presto si trasformano in passione per ogni set cinematografico.”


UN PROTAGONISTA DALLE RISORSE IMPREVEDIBILI

Nel racconto - senza scendere troppo nei particolari per non fare spoiler - hai inserito anche un po' di "sano paranormale". Come mai?

“Perché è affascinante e crea curiosità. Non volevo però trasformare un giallo in una storia di fantascienza. L’elemento presente nella storia che va oltre i cinque sensi caratterizza il protagonista, ma non lo aliena dal contesto in cui vive e si muove, cioè una famiglia che gestisce un negozio nella Roma dei nostri giorni con i problemi che ogni cittadino affronta nella vita.”


Se il tuo libro fosse una canzone, quale sarebbe?

“Mi viene in mente “Concerto” degli “Alunni del Sole”. Un brano un po’datato ma bellissimo. Apparentemente è una semplice storia d’amore estiva, vissuta su spiagge marine, tra pinete e lungomare. Una donna magica discesa dal mondo dell’amore, ma parallelamente viene fatto riferimento alla mitologia e precisamente alla nascita di Venere. Nella mia storia il protagonista rinasce dopo una brutta esperienza e pensa sempre all’amore, il primo, quello che non si scorda mai.”


Per Guido Caffè, il protagonista della storia, è la prima avventura ma il finale - così come già la copertina - preludono a nuove storie. Cosa dobbiamo aspettarci per il futuro? E hai altri progetti in cantiere o nel cassetto oltre questo progetto?

“Ho amato così tanto questo protagonista dal cognome particolare o orecchiabile che spero proprio nella sua evoluzione e vederlo all’opera nelle indagini sui casi futuri. Anche i personaggi che gli ruotano attorno avranno un loro percorso.”



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