Panariello e Pieraccioni a Sanremo con Carlo Conti? Spunta l'ipotesi, ma ad una condizione
Panariello e Pieraccioni a Sanremo con Carlo Conti? Spunta l'ipotesi, ma ad una condizione Photo Credit: Ansa
10 dicembre 2025, ore 16:00
"Sanremo - ha detto Panariello - non è una location facile, non c'è la serenità per andare a fare una zingarata"
Potremmo rivederli insieme. Magari a Sanremo. Divertimento assicurato. Risate senza freni per gli sketch dei toscani, Panariello e Pieraccioni, legatissimi al conduttore di Sanremo. Insomma, il festival - che andrà in onda su Rai1 dal 24 al 28 febbraio 2026 - potrebbe avere tutto il sapore della reunion dei tre storici amici sul palco più amato (e temuto) di sempre.
Oggi, alla conferenza stampa di presentazione di "Tutta scena", Panariello ha risposto alle domande dei giornalisti.
"Carlo, Leonardo ed io siamo amici, ci vogliamo bene e ci stimiamo. Ci siamo detti: se troviamo un'idea bella e forte, andiamo", ha ricordato Panariello.
Se, invece, deve essere un'ansia da prestazione, stiamo a casa. Sanremo - ha aggiunto - non è una location facile, non c'è la serenità per andare a fare una zingarata. Quest'ansia la respiri sempre lì. Quando vado all'Ariston per fare i miei spettacoli, nei tubi della stanza d'albergo come in un film horror sento i fantasmi dei capistruttura che si lamentano di un punto percentuale in meno rispetto ai festival di Mike Buongiorno. Ricordo ancora quando al mio Festival (lo ha condotto nel 2006, ndr) dopo la prima serata mi dissero: "Belle le canzoni, peccato per quella giacchetta di Panariello". "Ecco se dobbiamo anche stare attenti al look, figuriamoci il resto, non parliamo delle battute".
UNA STORIA LUNGHISSIMA: UN'AMICIZIA SENZA CONFINI
Correva l'anno 1981. Un'altra epoca, un'altra televisione (aveva il tubo catodico, faceva ascolti record e non c'erano i social). Conti presentava in quell'anno Un ciak per artisti domani ed è proprio in quell'occasione che ha conosciuto Leonardo Pieraccioni: «Si era appena esibito un imitatore che non aveva fatto ridere nessuno - ha ricordato il conduttore, intervistato dal Corriere. Arriva quello dopo, era Leonardo, aveva 16 anni. “Hai un minuto”. Fece Grillo, Antognoni, Mike Bongiorno. Si vedeva subito che era bravo. Ci scambiammo i numeri di telefono di casa, allora i cellulari non c’erano. Quell’estate lo proposi al mio impresario».
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Poi, anni dopo nel 1986, è nato lo show comico Succo d'Arancia, in onda su Teleregione Toscana. I due hanno reclutato anche Giorgio Panariello: «Lo vidi a Vibo Valentia, imitava Renato Zero. Gli chiesi: “Di dove sei?”. “Della Versilia”. “Ma dai!”. Altro scambio di numeri fissi. Lo prendemmo con noi a “Succo d’Arancia”, programma per Teleregione Toscana. Io, che ancora lavoravo in banca, e Leo, in ditta, preparavamo due scalette: una con Giorgio e una senza, per quando non trovava i soldi per la benzina», ha svelato in un'intervista a Il Corriere della sera.



