Tra meno di tre mesi si riaccenderà il palco del Super Bowl nonostante le incertezze dettate dal Coronavirus

Tra meno di tre mesi si riaccenderà il palco del Super Bowl nonostante le incertezze dettate dal Coronavirus

Tra meno di tre mesi si riaccenderà il palco del Super Bowl nonostante le incertezze dettate dal Coronavirus


18 novembre 2020, ore 10:30 , agg. alle 11:31

Si prospetta un halftime egualmente spettacolare pur con solo il 25% della capienza nel Raymond James Stadium di Tampa, Florida.

Tornare indietro a quel 2 febbraio 2020 significa rendersi conto che ufficialmente, lo show offerto da Jennifer Lopez e Shakira è stato in America l’ultimo grande spettacolo musicale di questo anno assurdo, segnato dalla pandemia da Coronavirus. Due donne carismatiche e di successo hanno condiviso il palco più ambito in assoluto, con la direzione artistica per la prima volta di Roc Nation, l’etichetta discografica e la compagnia di management fondata dal rapper Jay-Z. La finale di football americano – una tradizione immancabile – e l’halftime show, sono una combinazione perfetta che genera ascolti da record e incassi vertiginosi perché capace di catalizzare l’attenzione di miliardi di spettatori in tutto il mondo.


Il Super Bowl che verrà

Siamo tutti cresciuti guardando i più grandi artisti del mondo suonare al Superbowl. Per me è un sogno che si realizza”, così The Weeknd (vero nome Abel Tesfaye) ha commentato il suo ingaggio per il prossimo halftime. Per il cantante canadese il 2020 non è andata poi così male! Il suo album “Afterhours” pubblicato a marzo di quest’anno ha infranto tutti i record, piazzandosi al numero uno di tutte le classifiche del mondo e collezionando svariati dischi di platino. Eletto anche tra le persone più influenti del 2020 dall’autorevole rivista Time, The Weeknd è già al lavoro con il suo staff e quello della Roc Nation per rendere il suo prossimo spettacolo del Super Bowl LV Halftime Show memorabile. “Sono certo che sarà una straordinaria esperienza con uno straordinario performer”, ha anticipato Jay-Z.

L’antica tradizione dell’halftime
L’intrattenimento musicale durante l’intervallo della finale di football americano esiste sin dal 1967 e per molti anni si sono esibite solo bande universitarie, talvolta con l’apparizione di uno special guest, ma solo negli ’90 si è fatta largo l’idea di utilizzare un repertorio più pop. L’esordio ufficiale risale al 1991 con i New Kids On The Block, ma la svolta è avvenuta due anni più tardi con l’esibizione di Michael Jackson che ha fatto registrare uno straordinario record di ascolti. Gli anni 2000 sono stati caratterizzati da show sempre più spettacolari (Beyonce nel 2013, Lady Gaga nel 2017, Justin Timberlake 2018, Jennifer Lopez & Shakira quest’anno), ma anche incredibili battute d’arresto (Janet Jackson nel 2004 e Maroon 5 nel 2019) ed è chiaro ormai che l’halftime non è più il momento per alzarsi dal divano per andare a prendere un altro hot dog, ma è un “must see” per la cultura pop americana che attira l’attenzione e i commenti di milioni di persone in ogni parte del pianeta.

Il prezzo da pagare

Il performer non riceve alcun compenso per la sua esibizione, se non il rimborso delle spese e il finanziamento di tutto quanto riguarda l’esibizione, tuttavia l’ingaggio stesso è vissuto come un grande onore e la quasi totale certezza (visti i numeri degli ultimi anni) di sperimentare una crescita esponenziale nelle vendite discografiche. Il Superbowl è un investimento per gli inserzionisti che spendono cifre altissime per far parte di questo evento sportivo. Per l’edizione numero 55 del Superbowl 2021, la National Football League ha già avviato da tempo la macchina organizzativa, pur tenendo presenti tutti i protocolli anti-covid e le possibili variazioni in corsa necessarie per adattarsi allo scenario che avremo a fine gennaio del prossimo anno. A settembre, il governatore della Florida, Ron De Santis, ha predetto un Superbowl a capacità massima. Tuttavia, la National Football League ha dichiarato di optare per la “flessibilità”, cioè di avere un programma ben preciso e strutturato, ma che ha già sviluppato tutti i possibili scenari e le possibili soluzioni, i rinvii e quant’altro in accordo con le linee guida del CDC (Center of Disease Control and Prevention). Di fatto, si parla di uno stadio, il Raymond James di Tampa Bay Florida, della capacità di 65.890 persone che potrebbe essere riempito solo per il 15-25% e i biglietti in vendita partono da 5.500 dollari a persona (pacchetto standard), agli 8.000 dollari a persona del pacchetto Premium. In un anno di incertezze come questo 2020, sicuramente l’halftime 2021 avrà uno spirito differente, ma è auspicabile che The Weeknd riuscirà a creare un momento memorabile.  


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